Biografia (1413-1492):
Piero della Francesca nasce a San Sepolcro, Arezzo, nel 1413 ma nel corso della sua vita farà numerosi viaggi. In particolare l’artista soggiornerà a Firenze, dove avrà modo di conoscere le famiglie più importanti della città tessendo anche rapporti, verso la fine degli anni trenta, con Domenico Veneziano. Nella stessa città verrà a contatto con opere di Masaccio, di Paolo Uccello e di Beato Angelico, venendo condizionato dalla loro arte. Dopo il soggiorno fiorentino l’artista risiederà a Ferrara,presso la corte della famiglia d’Este, nella quale conoscerà a fondo la pittura fiamminga, ereditando da questa la profonda cura del dettaglio. Sarà intorno al 1451 che l’artista dipingerà il Tempio Malatestiano a Rimini e, nel 1458, dopo un soggiorno ad Arezzo, si troverà a Roma per dipingere l’appartamento pontificio. L’ultimo periodo della sua produzione si terrà ad Urbino, dove l’artista darà vita alle opere più significative della sua produzione molte delle quali realizzate su commissione della famiglia Montefeltro. Tornato nella sua città natale l’artista vi troverà la morte nel 1492.
Caratteristiche dell’artista:
Piero della Francesca, oltre ad essere un importante artista, viene celebrato anche in quanto trattatista, infatti fu autore di tre trattati di significativa importanza:
- Un trattato d’Abaco
- Un trattato sui poliedri
- Un trattato sulla prospettiva : il De prospectiva pingendi
La sua pittura viene profondamente condizionata dalle conoscenze relative alla prospettiva scientifica, tanto che sarà il primo pittore a introdurre delle regole molto rigorose a livello pittorico, con la rappresentazione di numerose architetture dipinte e con una minuziosa cura del dettaglio. Lo stile del pittore presenta una linea estremamente definita che prevale con nitidezza sul colore e propone delle scene dalle quali traspare un forte senso di immobilità e di statuarietà dei personaggi.
Nelle opere di Piero della Francesca inoltre, viene proposta una contestualizzazione storica dei dipinti, con la presentazione di personaggi importanti per la sua epoca e di riferimenti a fatti a lui contemporanei (come lo scisma tra la chiesa greca e latina).