Era una vecchia azienda meccanica, lo stabilimento di inizio ‘900 che doveva essere abbattuto e che invece si è trasformato, grazie a un’idea di Paolo Rovelli e di Andrea Ravo Mattoni, in un nuovo riferimento culturale nel varesino.
La nascita dell’idea
“L’idea” – spiega Andrea Ravo Mattoni, urban artist di Varese attivo in tutta Europa– “nasce da Paolo Rovelli che si innamora di questo spazio”. Una buonissima visione, quella dell’imprenditore e collezionista varesino che identifica nella fabbrica dismessa un luogo perfetto per ospitare eventi.
“Inizialmente non avevamo idea di come utilizzare lo spazio, le idee sono nate piano piano” racconta Ravo “sicuramente doveva essere uno spazio dedicato all’arte e agli eventi..”.
Costruita all’inizio del secolo scorso, la fabbrica era dedicata alla lavorazione del metallo e ancora oggi vi riecheggiano anni di storia… così dalla solennità del luogo nasce l’intuizione del nome: LaCattedrale.
“Il nome mi è venuto proprio dalla sorta di sacralità di questo luogo nato agli inizi del ‘900 che ha visto così tante persone lavorare qua dentro.. e noi improvvisamente mettendogli dell’arte sacra lo abbiamo quasi consacrato..
Quindi la Cattedrale è un elogio al tempo che le persone hanno trascorso lavorando qua dentro, oltre al fatto che il luogo si presta perfettamente per essere indicato così: c’è questa navata centrale, queste finestre che abbiamo deciso di abbellire con vetro cattedrale e quindi dalla mattina alla sera filtrano la luce.. come in una cattedraleAndrea Ravo Mattoni
Tutte le foto sono a opera del fotografo Davide Morello: http://www.davidemorello.it/about/
La Finalità
L’obbiettivo primario? Fare de La Cattedrale una sorta di residenza artistica che si faccia promotrice di un vero e proprio clima internazionale.
Artisti di tutto il mondo potranno soggiornare in questo spazio, facendo dei piccoli interventi sul luogo o organizzando vere e proprie mostre. LaCattedrale sarà culla di stimoli sempre nuovi, in un clima frizzante ed entusiasmante volto a promuovere il dialogo, il confronto e la condivisione.
A fare da sfondo a questo grandioso progetto un territorio caro ai due fondatori, quello di Varese, che potrà ospitare a sua volta interventi permanenti a opera degli artisti coinvolti. La “casa degli artisti” produrrà così un importantissimo effetto collaterale: quello di riqualificare e di valorizzare il territorio.
Lo spazio vuole essere motivo di condivisione del bello a 360 gradi e ospiterà gli eventi più disparati: mostre, presentazioni di libri, live performance e molto altro!
L’inaugurazione
Un sogno che diventa realtà l’ultimo venerdì di settembre, con un’inaugurazione in grande stile che ha visto la presenza di numerose personalità di rilievo.
Non solo il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, che rimane estasiato dalla bellezza dello spazio commentandolo con la celebre frase di Torodov “la bellezza salverà il mondo”, ma presenzia anche Cyrille Gouyette,dirigente dell’area “Veille et recherche de partenariats éducatifs et culturels” del Louvre di Parigi.
“Sono molto onorato di essere qui.
Io sono innamorato di questa arte che fa il trait d’union tra l’arte classica e l’arte della strada e dunque con Andrea abbiamo iniziato una collaborazione incredibile, ormai quattro o cinque anni fa, perché è un grande artista…
Grazie a tutti di essere qui e di celebrare questa inaugurazione di una residenza di artisti straordinaria.”Cyrille Gouyette

L’inaugurazione ha incarnato lo spirito e la filosofia del luogo: spiritoso, giovanile ed estremamente coinvolgente. Al dj set Ringo di Virgin Radio e tra gli invitati non sono potuti mancare numerosi artisti, fra questi il writer Raul che ha già realizzato un intervento artistico, ammirabile nel bagno della Cattedrale.
Per rendere l’atmosfera davvero unica e indimenticabile, Enrico Derflingher -uno dei più grandi chef italiani al mondo- ha deliziato gli ospiti della serata con il suo celebre risotto.
Sto facendo il mio risotto che si chiama “Risotto regina Vittoria” l’ho fatto la prima volta per tutti i re e i capi di stato d’Europa. Questo risotto è diventato la mia condanna, perché con questo risotto ho vinto la coppa d’Italia, d’Europa e del mondo ed è un grande piacere farlo per voi qua stasera!

L’inaugurazione è stata affascinante, ma questo è solo l’inizio… in programma ci sono già moltissime iniziative ed eventi.
Il più bello? Dovrete dircelo voi!
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