Clima mediterraneo, arte, cultura e monumenti antichi, il mito del Bel Paese ha radici antichissime e raggiunge il suo massimo sviluppo nel 1700 quando, eruditi da tutta Europa vengono in Italia per scoprirne le straordinarie bellezze, in un viaggio di formazione che prende il nome di Grand Tour. A questo fenomeno eccezionale è dedicata la mostra “Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei” visitabile alle Gallerie d’Italia fino al 27/03.
Tomas Patch: “Veduta di Firenze da Bellosguardo” 1767, dettaglio
Una vera e propria mostra-evento quella delle Gallerie milanesi in Piazza della Scala, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in partnership con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso, Francesco Leone e con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.
La mostra
Di grande valore artistico, storico e identitario, la mostra presenta le immagini del Bel Paese secondo lo sguardo affascinato e ricco di meraviglia dei giovani aristocratici che avevano la possibilità di fare questo viaggio. Numerosissime le opere d’arte che lo testimoniano perché, un po’ per conservarne un ricordo, un po’ per ostentare la loro ricchezza, i viaggiatori si facevano sempre accompagnare da un artista che aveva il compito di tradurre su tela gli scorci, i paesaggi e le vedute che maggiormente colpivano il suo committente.
Vedere la mostra oggi, significa riconoscere l’inestimabile valore che l’Italia ha rappresentato per lo sviluppo di una cultura europea dal punto di vista artistico e culturale e dell’immenso fascino che ha destato per la sua bellezza, i suoi monumenti, la sua natura e la dolce specificità dei suoi modi di vivere. Vedere la mostra oggi, significa ri-innamorarsi di questo paese, scoprendolo con punti di vista e prospettive nuove.
Le tappe del Grand Tour
Numerose le tappe del Grand Tour, fedelmente ripercorse in mostra e attorno alle quali si snoda l’intero percorso espositivo.
I viaggiatori sbarcavano in Toscana e da lì aveva inizio un itinerario che toccava le maggiori città d’arte italiane: non poteva dunque mancare Firenze, quindi Roma, Napoli e Venezia, veri e propri musei diffusi che evocavano la tradizione culturale e artistica italiana. Dalla Serenissima i visitatori tornavano in patria, ma i più audaci si sono spinti fino in Sicilia che, a detta di Goethe, sarebbe la vera anima del Bel Paese.
L’Italia senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima. Qui è la chiave di tutto.
Johann Wolfgang von Goethe
Un percorso esperienziale profondamente coinvolgente che evoca la profondità dell’esperienza vissuta dagli uomini del tempo e che ne ripropone il fascino, l’ammirazione e lo stupore attraverso centinaia di opere, molte delle quali mai prestate prima.
Michelangelo Barberi:”Veduta dei Fori Romani” 1854, dettaglio
Gaspar Van Wittel:”Veduta di Venezia, con il molo, la piazzetta e il Palazzo Ducale, dal bacino di San Marco” 1697, dettaglio
Ferdinard George Waldmuller: “Le rovine del teatro greco di Taormina in Sicilia” 1844, dettaglio
Info Utili
- Mostra visitabile fino al 27/03, alle Gallerie d’Italia (Piazza della Scala, Milano)
- Prezzo: gratuito (under 18); ridotto 5€ (under 26); intero 10€
- Per prenotare i biglietti: https://milanocivita.eventim-inhouse.de/webshop/webticket/timeslot