Autoritratto con tavolozza, 1878/1879, olio su tela, Edouard Manet
Edouard Manet

”Tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente” E. Manet
Biografia (1832-1883):
Manet nasce a Parigi, nel 1832 da una famiglia ricca e influente che desiderava per il figlio una carriera da avvocato. Tuttavia, fin da giovane, Manet si dimostra molto più incline all’arte e per questo si scontra con il padre che, prima di cedere al suo volere, lo fece imbarcare per Rio de Janeiro nel tentativo di farlo diventare un comandante di navi di lungo corso. Ottenuto il consenso da parte della famiglia, l’artista inizia il suo apprendistato presso l’atelier di Thomas Couture, era il 1850. Il rapporto tra allievo e maestro ebbe vita breve perché Manet rigettò presto il linguaggio accademico di Couture reputandolo ”ridicolo e innaturale” e nel 1856 lasciò la guida del maestro allontanandosi da Parigi per cercare nuovi stimoli.
Manet viaggia quindi in Germania, in Olanda, in Austria e in Italia rimanendo profondamente colpito dai paesaggi e dalle opere che ebbe modo di ammirare. Particolare importanza assume il soggiorno in Italia dove, nella città di Venezia, ammirò i dipinti di Giorgione e Tiziano e, a Firenze, le più significative opere del Rinascimento italiano.
Tornato in Francia l’artista si avvicina allo dimensione coloristica delle opere di Delacroix, dal quale desumerà l’accostamento di colori complementare e diverrà amico di Degas con cui inizia a frequentare il Caffè Guerbois.
Per primo Manet, senza rinunciare alla pittura in atelier, inizia a dipingere en plein air avviando un processo che determinerà una definitiva rottura con l’arte accademica. L’artista, nonostante gli stretti rapporti con i futuri impressionisti, non parteciperà alla mostra del ’74 essendo ancora legato all’accettazione della critica. Morirà a Parigi nel 1883.
Caratteristiche dell’artista:
L’arte di Manet riflette il dualismo che vive nell’anima dell’artista: da un lato egli si ispira a modelli classici, dall’altro desidera rivoluzionare la sua arte, iniziando a orientarla verso tematiche nuove, impressioniste.
Nel primo periodo della sua produzione l’artista è profondamente legato ai modelli classici che ha potuto ammirare nei suoi viaggi:
- il colore è ancora disteso (a tinta piatta)
- la linea di contorno è nitida
- i corpi appaiono solidi, volumetrici
- la definizione spaziale viene ancora resa da architetture dipinte
Fra le più significative opere di questo periodo iniziale vi sono ”Colazione sull’erba” e ”Olympia”
Nel secondo periodo invece il linguaggio pittorico di Manet si trasforma, facendosi pionere dei caratteri che risulteranno dominanti nell’impressionismo:
- la pennellata diventa più veloce e meno uniforme
- utilizzo di colori complementari
- introduzione degli specchi
- presentazione del taglio della tela
A condensare questi caratteri è, per la prima volta, ” Il bar delle Folies Bergère” fra le più celebri opere di dell’artista parigino.