La scuola di Barbizon: nasce in Francia determinando la nascita dei paesaggisti, l’uomo diventa parte della natura la quale stimola la dimensione riflessiva (verrà ampiamente ripresa dagli impressionisti in tardo 800).
A differenza della corrente neoclassica non è possibile identificare un modus operandi comune a tutti gli artisti romantici proprio in virtù della loro volontà di annullare qualsiasi tipo di regola precostituita (sono infatti antiaccademici) gli unici elementi che accomunano gli artisti che aderiscono a questa corrente pittorica sono la volontà di andare contro a rigidi formalismi, la predilezione di una pittura dinamica (che vada contro la staticità classica) e l’esaltazione del pathos.
Ogni artista però svilupperà la propria pittura in maniera estremamente intima e personale: Hayez per esempio ripropone in chiave pittorica la prospettiva scientifica pur essendo un artista romantico, viceversa Delacroix propone una prospettiva istintiva, non curata nel dettaglio.
La pittura romantica sarà sostanziale per il conseguente sviluppo dell’impressionismo, sia per la scuola di Barbizon, anticipatrice del tema del paesaggio, sia per l’impiego di colori complementari da parte di Delacroix e infine per la pittura a tocchi svirgolati proposta in chiave pioneristica da Turner