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Dati tecnici:

Les Demoiselles d’Avignon è un olio su tela realizzato da Pablo Picasso nel 1907 oggi conservato al MoMA (Museum of Modern Art) di New York.

Descrizione dell’opera:

Il dipinto può essere considerato come l’approdo di Picasso alla pittura cubista e viene condizionato dall’esperienza personale dell’artista che dipinge il quadro dopo la rottura con Fernande Olivere, modella e scrittrice di origine francese nonché amante e musa di Pablo Picasso.

Nell’opera vengono raffigurate cinque prostitute all’interno di un bordello a Barcellona. Le figure femminili vengono ritratte in pose diverse, all’interno di uno spazio angusto e malinconico definito solo per la presenza di una natura morta in primo piano e di un tendaggio sullo sfondo.

L’opera è il frutto di numerosi schizzi e disegni preparatori che prevedevano inizialmente la presenza di due figure maschili, uno studente di medicina (che entra nell’ambiente scostando la tenda) e un marinaio, seduto centralmente dinanzi al tavolino dove si riconoscono una natura morta e un teschio probabilmente introdotto come memento mori (figura 1). Un’interpretazione dell’opera vede nel dipinto la volontà di esorcizzare la paura della malattia (sicuramente legata alla frequentazione dei locali chiusi) e della morte.

In particolare le figure femminili che propongono le pose più erotiche (quelle nella porzione di destra della tela) sono quelle che vengono maggiormente deformate dall’artista come se l’idea della malattia (espressa dalla deformazione dei corpi) aumentasse proporzionalmente all’erotismo trasmesso dalle donne.

Figura 1: disegno preparatorio

Caratteristiche dell’artista:

In questo periodo di realizzazione Picasso predilige colori scabri (come il rosa delle figure femminili e il tenue azzurro del tendaggio) e sembra essere condizionato dall’essenzialità della sculture iberiche e delle maschere africane alle quali si ispira nella realizzazione dei volti delle figure femminili di destra (figura 2).

Contestualmente l’artista adotta come riferimento dei modelli classici di cui si fanno portavoce le due figure femminili in posizione centrale, rispettivamente la figura centrale di sinistra sembra ispirarsi alla Venere di Milo mentre, di fianco a lei, la figura sulla sinistra propone una posa che ricorda lo Schiavo morente di Michelangelo. (figura 3)

Figura 2 – confronto del volto con la statua africana

Figura 3: I rimandi classici

Caratteristiche del periodo:

Quest’opera viene considerata come la prima opera cubista di Pablo Picasso.

Il nuovo linguaggio pittorico dell’artista non fu accolto positivamente dalla critica, anzi  fra i critici più indignati Henri Matisse definì il lavoro come ”un oltraggio, un tentativo di mettere in ridicolo il movimento moderno.”

In quest’opera Picasso stigmatizza quelli che saranno i caratteri propri del cubismo, riconoscibili soprattutto nelle due figure femminili di destra.  Con un abbandono della prospettiva e della fedeltà al vero, l’artista offre al fruitore la possibilità di visualizzare più punti di vista, condensandoli all’interno di una stessa figura, attraverso una scomposizione e ricomposizione sfalsata delle singole parti.

Studio compositivo

La composizione è fondata su una contrapposizione continua tra la forte geometrizzazione delle figure e la morbidezza dei corpi femminili resa soprattutto dalla rotondità dei seni e delle gambe.