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Dati tecnici:

”Il balcone” è un olio su tela realizzato da Manet nel 1868/1869, oggi conservato al Museo d’Orsay di Parigi

 

Descrizione dell’opera:

La tela, di sviluppo verticale, vede la presenza di quattro personaggi ritratti su un balcone delineato dalla presenza di una ringhiera di colore verde sulla quale poggia graziosamente la figura femminile di sinistra, di fianco a lei una seconda donna in piedi è intenta a mettersi un guanto. Dietro alle due donne, stante, un uomo fuma una sigaretta affiancato nella penombra da una seconda figura maschile che si intravede di tre quarti. I quattro personaggi sono stati riconosciuti come amici dell’artista, la donna di sinistra sarebbe Berthe Morisot che ispirò Manet in numerosi dipinti e che fu l’unica donna ad aderire al movimento impressionista. Di fianco a lei, in piedi, la violinista Fanny Clause, alle loro spalle il pittore Antoine Guillemet ed infine appena riconoscibile Leon Leenhoff (presunto figlio di Manet). I quattro personaggi in quest’opera si fanno portavoce della classe borghese emblematizzata proprio dal balcone in cui sono raffigurati e dal quale deriva il nome dell’opera.

Nella Parigi del 1800, all’indomani della rivoluzione francese, inizia a farsi spazio questa nuova classe sociale, desiderosa di manifestare la propria agiatezza esprimendola attraverso diversi attributi, fra questi per antonomasia nuovo simbolo della borghesia diventa proprio il balcone che accompagnava i fastosi salotti delle abitazioni borghesi . Probabilmente i personaggi stavano assistendo a una parata avente luogo nel sottostante Boulevard, ma nel farlo davano loro stessi spettacolo di se. In particolare Manet si assicura che l’estrazione sociale dei personaggi trasudi da diversi dettagli, oltre che dal portamento fiero, anche dai gioielli, dai vestiti e addirittura dal cane da compagnia riconoscibile nella porzione inferiore della tela.

Significativo è il fatto che questa stessa opera verrà reinterpretata in chiave surrealista da Magritte nella sua ”Prospettiva II. Il balcone di Manet”dove, a distanza di ottant’anni, viene riproposta la stessa scena del dipinto ottocentesco: si riconoscono il balcone, la  ringhiera, le persiane, perfino il vaso di ortensie sulla porzione di sinistra. A cambiare sono i personaggi, sostituiti da quattro  grandi bari lignee che ne rievocano le posizioni. Magritte sottolinea così l’ineluttabile scorrere del tempo con la presentazione di quello che è rimasto dei quattro modelli di  Manet: quattro bare, facendosi portavoce in senso lato della morte di un’intera classe sociale (la borghesia) che nel 1950, al momento della realizzazione dell’opera, è ormai decaduta.

Magritte :”Prospettiva II, il balcone di Manet”, 1950 confrontato con il Balcone di Manet 1869

Caratteristiche del periodo:

La rappresentazione sviluppa un linguaggio nuovo, ancora sconosciuto nel mondo dell’arte contemporanea all’artista. La scena infatti non risponde ad alcuna iconografia e presenta una tematica nuova: una classe sociale, quella borghese, rappresentata nella sua essenza quotidiana (come sarà tipico degli impressionisti) senza delle relazioni evidenti tra i personaggi, che anzi, appaiono estremamente lontani e distaccati fra di loro, ciascuno nella propria solitudine. La tela, presentata al Salon nel 1869, fu aspramente criticata perché non rispondeva ai canoni tradizionali e anzi sembrava violarli. Gli accesi toni degli abiti femminili non piacquero affatto al critico Gautier secondo il quale Manet ”era in concorrenza con gli imbianchini”. La lontananza dalla tradizione era dettata, oltre che dagli accesi contrasti cromatici, anche dalla dimensione bidimensionale dell’opera.

Caratteristiche dell’artista:

Di Manet si riconosce un primo distacco dalla tradizione accademica: sebbene non sia ancora approdato, in questo primo periodo di realizzazione, a una pittura propriamente impressionista si iniziano a riconoscere quei caratteri che contraddistingueranno la sua produzione più matura, fra questi il forte contrasto cromatico, la scelta di mettere in scena delle tematiche nuove, estranee alla tradizione, l’assenza del chiaroscuro e di una definita prospettiva scientifica.

Studio compositivo:

Con quest’opera viene meno anche la rigida simmetria neoclassica. L’artista sembra voler marcare l’asimmetria della rappresentazione attraverso la resa asimmetrica delle persiane che anticipano anche quello che sarà il caratteristico taglio fotografico delle tele impressioniste. Le persiane inoltre sembrano fungere da cornice della rappresentazione, ospitando al loro interno tutti i personaggi dell’opera